Cos'è la mia libertà?
Cos’è la libertà?
Cos’è la libertà?
La mia fottuta libertà
Il mio agire, il mio essere agente
Il mio andare, il mio venire
Orgasmico deliquio
Il mio cercare
Il mio vagare
Mio
Quante volte inutilmente mio
Mia
E allora l’andare
L’agire il peregrinare il vagare
Il ciondolare
Senza antenati in una preghiera talmudica
Le centinaia di precetti
Le ricette e i biscotti
La soglia, l’ibridazione
Il camminare
Sangue sui piedi
Tracce cicatrizzate sulla schiena
Ferite, unghie
Sangue
Denti e morsi
La fottuta libertà
Di non essere niente
Nessuno
Vagabondo
E le strade
Il mare
Il nero
Profezia?
Qual è la mia profezia?
Pittore senza tela
Poeta senza carta
Scultore senza marmo
Nulla
Perfetta assenza di me nel tempo
E neppure la morte
Samarcanda attende
Che aspetti!
Lo sparo giunge lontano
Non è questo lo specchio
E neppure la pistola
Ma solo il silenzio
La candela
Faro verso casa
Lì voglio essere?
Essere
Ente vivente
Agente
Annichilente
Blasfemia entropia
Placida devastazione
Curiosità priva di speranza
Solo la pagina che scivola
Nel passato
Che non è esiste
Non è mai esistito!
Se non io
Ora
Vivo questo momento
Presente
Unico attimo
In cui sono
E poi non sono
Viva!
Viva questo me
Che svanisce
E lascia uno spazio
Luogo santo
La mia libertà
Le mie molte morti.
Cos’è la libertà?
La mia fottuta libertà
Il mio agire, il mio essere agente
Il mio andare, il mio venire
Orgasmico deliquio
Il mio cercare
Il mio vagare
Mio
Quante volte inutilmente mio
Mia
E allora l’andare
L’agire il peregrinare il vagare
Il ciondolare
Senza antenati in una preghiera talmudica
Le centinaia di precetti
Le ricette e i biscotti
La soglia, l’ibridazione
Il camminare
Sangue sui piedi
Tracce cicatrizzate sulla schiena
Ferite, unghie
Sangue
Denti e morsi
La fottuta libertà
Di non essere niente
Nessuno
Vagabondo
E le strade
Il mare
Il nero
Profezia?
Qual è la mia profezia?
Pittore senza tela
Poeta senza carta
Scultore senza marmo
Nulla
Perfetta assenza di me nel tempo
E neppure la morte
Samarcanda attende
Che aspetti!
Lo sparo giunge lontano
Non è questo lo specchio
E neppure la pistola
Ma solo il silenzio
La candela
Faro verso casa
Lì voglio essere?
Essere
Ente vivente
Agente
Annichilente
Blasfemia entropia
Placida devastazione
Curiosità priva di speranza
Solo la pagina che scivola
Nel passato
Che non è esiste
Non è mai esistito!
Se non io
Ora
Vivo questo momento
Presente
Unico attimo
In cui sono
E poi non sono
Viva!
Viva questo me
Che svanisce
E lascia uno spazio
Luogo santo
La mia libertà
Le mie molte morti.
10 Comments:
In bilico sul niente, sull’assenza... Misteriosa poesia, mi ha coinvolto fino in fondo. C’è un’intensità avvincente in questi versi, un bellissimo ritmo.
Ettore, ti ringrazio del passaggio e della lettura.
E dei complimenti sicuramente eccessivi.
Buona giornata
Alex
www.unatombaperglialieni.blogspot.it
Sono tornato,
per me con la tua poetica rimani sempre IL maestro.
Leo.
(ovazione sulle ricette e i biscotti, una dissezione semiotica della psiche simbolica). Splendido.
Bella. Sofferta. Nullamente deliquiante. piena di rabbia, di morte, di vita. ironica. escatologica. vuota. mi sembra un'affermazione controevidente della Grande Vita Straniera, per dirla con gli antichi gnostici, nel bel mezzo del mondo decaduto. Affermazione di Vita nella ferita aperta, dentro al nodo opaco irresolubile del paradosso. Libertà? E che cos'è? Nulla che possa essere, essere qualcosa, esistere se non ad ogni istante reinventata.
Ciao a tutti,
scopro con emozione i vostri commenti e vi ringrazio quasi imbarazzato.
@Leo: TU sei IL Maestro...
@Diogene: La libertà è vivere consumando molta realtà. Io credo...
@Leo: Scaricaa la Tomba e ti ho fatto un po' di pubblicità... ;)
Realtà? Mah, non saprei. E' evidente che la realtà in quanto tale non è mai stata garante di libertà per nessuno. Al massimo posso capire la tua definizione nel senso di "vivere la realtà in maniera così piena da negarla, annullarne il linguaggio monolineare ipnotico/appiattente, il potere di bidimensionalizzare le cose."
Arrivo qui dopo un passaggio da Ettore Fobo.
Sulla poesia: libertà è per certi versi anarchia. Essere col diritto di non-essere, persino.
Ciao carissimo! Naturalmente sai come la penso. La mia Libertà è in Non Essere: soltanto non esistendo si è immuni da vincoli.
Un abbraccio :)
Marco
P.S.
Il blogroll non è aggiornato, risale a prima dell'Estinzione di Splinder...
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