Se dovessi credere a una delle tante teorie

Se dovessi credere a una delle tante teorie 

Se dovessi credere a una delle tante teorie 

Ricordo dei miei lontani anni sui libri di Festa del Perdono a filosofia 

Oggi senza esitazione sceglierei il buon caro Nietzsche 

E la sua ossessiva idea dell' Eterno Ritorno.

Incubo massimo immaginare che tutta la mia vita, la vostra, le mie scelte, 

Ostinatamente sbagliate, l'Assurdo dominante 

Si ripeta, ripeta, ripeta, ripeta 

Incessante e vana per ognuna delle infinite 

Morti che ho vissuto e che vivrò.

Assordante delirio buon Nietzsche!

Ma almeno sarei certo che ancora per una moltitudine di vite 

In quel maggio di quell'anno, in quella città, in quel locale un po' decò e un po' liberty insieme,  La troverò seduta a scrivere 

E ancora una volta la riconoscerò.

E caro Nietzsche, ti prego,

La prossima volta fa che il tempo scorra più lento, 

Leggiti Bergson, o Sant'Agostino, o chi ti pare, 

Ma, mio Dio, lasciami lì 

Con lei ancora 

Per un po'.