27 maggio 2006

Oltre il presente

Oltre il presente
Scivola il sasso oltre il baratro
Spinto dal piede mestamente mosso
Sul ciglio del nero, fermo
L’abisso infinto contemplo.

Fiera la fronte alta
A stagliarsi nel nulla davanti
Indomito vessillo dell’uomo
Del suo dolore e patire.

Orme nel passato perdute
Su strade amiche e conosciute,
non si volge lo sguardo,
immoti gli occhi oltre.

L’orrore del vacuo,
crudele nemico ridente,
vinco e il passo insicuro
là, aldilà del niente.

Della vita il meriggio,
Sfiancato e stanco
Stridulo il mio urlo
Sconfitto e fiero.

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