Oltre il presente
Oltre il presente
Scivola il sasso oltre il baratro
Spinto dal piede mestamente mosso
Sul ciglio del nero, fermo
L’abisso infinto contemplo.
Fiera la fronte alta
A stagliarsi nel nulla davanti
Indomito vessillo dell’uomo
Del suo dolore e patire.
Orme nel passato perdute
Su strade amiche e conosciute,
non si volge lo sguardo,
immoti gli occhi oltre.
L’orrore del vacuo,
crudele nemico ridente,
vinco e il passo insicuro
là, aldilà del niente.
Della vita il meriggio,
Sfiancato e stanco
Stridulo il mio urlo
Sconfitto e fiero.
Spinto dal piede mestamente mosso
Sul ciglio del nero, fermo
L’abisso infinto contemplo.
Fiera la fronte alta
A stagliarsi nel nulla davanti
Indomito vessillo dell’uomo
Del suo dolore e patire.
Orme nel passato perdute
Su strade amiche e conosciute,
non si volge lo sguardo,
immoti gli occhi oltre.
L’orrore del vacuo,
crudele nemico ridente,
vinco e il passo insicuro
là, aldilà del niente.
Della vita il meriggio,
Sfiancato e stanco
Stridulo il mio urlo
Sconfitto e fiero.
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