04 maggio 2006

Poesie lungo una strada deserta

Sul sedile restano soli
Sul sedile restano soli
Fili di capelli chiari,
Traccia sbiadita
Di un ricordo dolce.
Di un’emozione e di una mano
Che mi culla,
Il tuo volto che sorride
Un po’ triste al mio bacio.
Serata incantata
(che l’abbia sognata)
Di essa resta solo
Il crine biondo.

Ogni passo in avanti
Ogni passo in avanti
È un passo più lontano da casa.
So che tu corri
E non ti fermi nel ricordo.
Io claudicante ci provo
E piano ci riesco.
Ma lo sguardo si volge
Malinconico indietro.
Verso le rovine
Del nostro sogno insieme.

Silenziosa la notte
Silenziosa la notte
Rotta da un canto triste e solitario
Sotto la luce di un insegna brutta
Vedo la mia ombra seguirmi.
Quanta strada ancora farò
Ma lei sempre con me camminerà.
Fedele compagna
Spettro nella mente.
Nascosta tra le pieghe della coscienza
Il suo ghigno mi sorride.
E come l’abisso,
Mi inviata a perdermi nel nero.

Che strana comunicazione è il silenzio
Che strana comunicazione è il silenzio,
Significato senza significante che ogni cosa significa.
Strumento vigliacco per il male dire.
Barriera invalicabile di solitudine,
Sanguinante ci cozzo
E in essa scompaio.

Sono nomade alla vita
Sono nomade alla vita
Cammino e cammino
E non mi fermo
Non metto radici
Perché il vento non le spazzi via
Non costruisco
così che nulla sia distrutto
non amo
sì che non possa essere odiato
ma ora su questa strada buia
mi chiedo sincero
ho mai vissuto?

Gratificato da un sorriso
Gratificato da un sorriso
E da una mano che accarezza
Ho visto il mondo
E in te l’ho desiderato.

Nel farti male mi sono fatto male
Nel farti male mi sono fatto male.
Nell’ucciderti mi sono ucciso
Sarà nella tua resurrezione
Che finalmente risorgerò?

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