12 maggio 2006

Spesso ancora volgo lo sguardo

Spesso ancora volgo lo sguardo
Spesso ancora volgo lo sguardo
In fondo alla strada affollata
E scruto la folla che vaga smarrita
Cercando il suo viso, ritratto ingiallito.

Ogni volta e sempre volti estranei
Davanti ai miei occhi acquosi,
gente che ignoro e che ignora
la tristezza di una lacrima nascosta.

Mi consola pensare, strano lettore,
che in un mondo etereo e parallelo
esiste un uomo felice e fiero
che ancora la stringe in braccia affettuose.

Di fronte ad un bivio un giorno
Mi incamminai per la via della paura
E lui, coraggioso, per la via dell’amore.
Ma ancora mi chiedo, potei scegliere davvero?

L’arbitrio mio libero governa la vela impazzita
Oppure nasco e muoio sulla rota volubile?
Senza la forza di una speranza folle
Solo chiedo vigliacco il suo perdono.

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