24 luglio 2006

Anacronismo

Anacronismo

Anacronismo
Di pensarti ancora
Oltre il ponte del tempo
Dei miei perduti passi.

Folle illusione
Di non creder vero
Il sobbalzare lento di lancette
Di deformati orologi maligni.

Non vedi che il mondo,
La gente e le ore,
restano ferme e in attesa
del tuo certo ritorno?

Semplice parentesi
Epoche di un’epoca
Bolla di non senso
Segregazione prigioniera.

Epidermica certezza
Di un noi che dona senso
E che in questa strada solo
Il silenzio del nulla.

Neppure i giorni,
le settimane e i mesi,
sognati e trascorsi
di te il ricordo cancellano.

Più forte di una roccia
Che nemmeno il lento sciabordio
Dell’incessante marea del tempo
Riesce a levigare.

Solo le asprezze
I cocci e le certezze
A ferire ancora
La mia mano segnata.

Anacronismo
Di non capire che ormai,
il tuo sorriso non più a me
è destinato.

E che tu viaggi
In luoghi profumati e lontani
E vedi il mondo
Negli occhi di un altro.

Anacronismo
Di sognarti ancora
E di piangere
Al suono di quelle note.

Se il senso dell’essere
È nella forma del suo fine,
Allora insensati
Gli anni passati.

Deserto è il futuro
E ciò che mi resta
Ore silente
È una mantra invadente:

Ritroverò il sentiero oscurato
Che da un ruscello sognato
Sinuoso mi condurrà
All’oceano della vita.

E fino all’orizzonte acquoso
Camminerò sprofondando
Sin che in esso affogherò
E finalmente vivrò.

Finalmente vivrò
Di una vita che avevo
E che ho visto fuggire.
Estremo anacronismo.




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