06 agosto 2006

Dall’alto di un castello

Dall’alto di un castello

Dall’alto di un castello
Nero lo sfondo
Che sotto giace.

Qualche illuminata finestra
Come punti di un disegno
Nascosto.

Occhi aperti
Di bizzarre creature
In attesa.

Vado con la fantasia
A sognare vite e storie
Imprigionate in ogni luce.

Scorgo mondi
Sorrisi e pianti
Padri e figli.

E forse in una delle stanze
Solo socchiuse
V’è un uomo antico.

Lo vedo di lontano
Certo non scrive
Ma sembra che ami.

Si spegne la luce
E nelle tue braccia
Stanco si addormenta.

Io volgo le spalle
E rientro
Nei freddi corridoi.

Le mani imbrattate
D’un inchiostro nero,
Mia solitudine.

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