18 ottobre 2006

Grigi palazzi oltre un lucido vetro

Grigi palazzi oltre un lucido vetro

Grigi palazzi oltre un lucido vetro,
Caotico ammasso di vite e mattoni,
Uomini abbarbicati su ponteggi tremolanti
E abiti stesi al freddo del sole.

Seduto in una sala muta e deserta
Immagino i suoni e gli odori
Del viver là fuori
Proibito da una finestra serrata.

Imprigionato ad una tavolo di sedie vuote
Ascolto solo il mormorio
E le parole sommesse che fatico a dire.
Intorno a me solo spettri ammutoliti.

Appoggio la penna e lascio il foglio
In piedi dalle catene paurose
Con un gesto aperte sono le imposte:
Nel vento del mondo, precipito.

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