21 novembre 2006

Poesie d'un viaggio in treno

Invidio lo specchio

Invidio lo specchio
Che ogni giorno t'osserva
E null'altro fa
Se non riflettere di te.

Ho sentito la tua voce

Ho sentito la tua voce
Nei tratti sussurrata
E per un attimo ancora,
Maledetto, ti ho amata.

Poi piano il ricordo
A sbalzi s'è affacciato,
E il volto triste cupo,
Della memoria m'ha sorriso.

Epifanica certezza
Del nuovo mondo solo
E chino il cammino.

Del vacuo il terrore,
Del nero il colore.
Qui grido e mi consolo.

Venerdì 17 Novembre

Giorno funesto
Di superstizione figlio
Vilmente condannato
A mestizia e orgoglio.

D'altrui la colpa sconta
Nessuna grazia ricevuta
Ma solo vergogna e onta
Non commessa né pensata.

La sola sua salvezza
Il morir desolato
E il lasciar la vita.

L'alba nuova ch'avanza
Vedrà il sole colorato.
Finita sembra la recita.

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