18 ottobre 2008

Disperse Poesie

Disperse Poesie
Ancora una volta sono qui
Fermo nello stesso luogo
Tra medesime trame
Di morte
E parole e sapori
Inutilmente
Anestetici.
----------------------------

Il vecchio camminava lungo il selciato
Il vento a scompigliargli i radi capelli
E lo sguardo perso in altri orizzonti
Figure di un passato troppo presente
E ricordi che non se ne vogliono andare.

----------------------------

Napoleone stette sul colle ad osservare l’esercito andare incontro alla morte.
Napoleone desiderò come mai altre volte nella sua vita
Di essere là, con i suoi soldati, nella battaglia
A morire.

----------------------------

Scrivo parole cercando di ricordare come si fa poesia.
Non l’ho dimenticato,
Solo non ho per chi scrivere
E a me stesso non basto.

----------------------------
Le tende sono abbassate
E il mondo nero resta nascosto
Le luci e le stelle spente
E la casa rosa di fronte a me
Scomparsa.
Esiste solo questa stanza
La musica
Io e il dolore.
Niente altro.

--------------------------

Il viandante chiese al giovane uomo
Le ragioni del suo viaggio
Del suo incessante
Peregrinare
E il giovane uomo non rispose
Perché risposte non ne aveva
Se non la solita
Ripetuta
Angosciante
Assurda
Inutilità.

---------------------------

Andare per la strada e stare fermo
Camminare e correre su se stessi
Per anni e decenni
E rendersi conto che ogni cosa muove
Tranne il dolore
Che resta lì, immobile.
Vivo solo nella mia
Stolta mente.

----------------------------

Eccomi finalmente qui
Nel luogo che ho desiderato
E visto riflesso nelle macchie
Di un Rorschach segreto.

Una piccola casa
Una scrivania accucciata
E i monti, le piante e i prati
A circondarmi
Invalicabili mura a difesa della mia
Eterna solitudine.

Perché non sento le risate?
Perché solo una cantante
Urla Schubert dal grammofono
Senza spezzare il silenzio
Che mi ronza nella testa?

Dove sei?
Chi sei?
Addio.

----------------------


La finestra che riflette una debole luce rossastra
Sembra fissarmi mentre ascolto note
Di un lieder romantico.
Ricambio lo sguardo e le voce nelle casse
Si alza, urla, sbraita
Io e la finestra illuminata e il canto.
Niente altro.
Poi, qualcuno che resta nascosto
Buio e segreto
Abbassa pigro la tapparella
E la finestra si spegne,
Come un occhio
La cui palpebra cade
A nascondere il mondo
E ogni altra cosa.

------------------------------


adopt your own virtual pet!