30 giugno 2009

Tre note, Zing Zang Zung

Tre note, Zing Zang Zung

Tre note,
Zing, zang, zung
Inizio di secolo
Futuristi e capitani d’impresa
Donne incappellate
E sale da ballo
Musica e vino.
Zing, zang, zung
La guerra era lontana
E veloci automobili
Che non erano ancora d’epoca
Zigzagavano fra carretti e cavallini.

Risa, nitriti e schiamazzi
Rumori del giorno,
Si annunciava il futuro
Che pareva incombere
Oltre quell’angolo.
Proprio là.
Zing, zang, zung

Ti tenevo stretta
Persino troppo per la moda
E il pudore dell’epoca
E ballavo con te
Sulle tre note
Zing, zang, zung
Vorticavo e ogni cosa si confondeva
Nella tavolozza di colori
Di un surreale quadro impressionista.

Zing, zang, zung.
Tu sorridevi
Celando il mistero.
Eri bella, le scarpe rosse, i capelli neri
E il tuo odore di donna.
Non sapevamo che il giorno dopo sarebbe arrivato
Ma non sarebbe cambiato nulla.
Io e te.
Tre note.

Zing Zang Zung.

(Dedicata)

1 Comments:

Anonymous Leo said...

Molto bella, malinconica e allo stesso tempo con gli occhi che sbucano tra le dita quando guardano il sole, perché si bruciano ma lo vogliono guardare, quel cazzo di sole.

6:42 PM  

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