10 febbraio 2010

Sul Baltico c’è la guerra

Sul Baltico c’è la guerra

__

Ho il diavolo alle calcagna,

Lo senti?

La porta della camera degli ospiti

Sbatte violentemente

La finestra sul giardino all'italiana

Guarda il mare

Oltre la riva,

Una battello scorre via

Placido sul Baltico.

___

Non sono a Samarcanda,

C'è il mare a Samarcanda?

Una nube grigia precipita nel cielo

L'alba si alza oltre le colline

E le stanze sono fredde e silenziose,

I cocci nel camino spenti,

Solo un vago odore di legna arsa

E polvere nera.

___

Chi ha apparecchiato il tavolo per la cena?

Le posate sono quelle d'argento?

I corridoi sono silenziosi

Come quando ancora tutti dormono

Scivolo nelle stanze e osservo

La penombra sugli oggetti,

Mi pare di non riconoscerli.

Dove mi trovo?

___

Se qualcuno dovesse bussare alla porta

Dovrei aprire e lasciarlo entrare.

Chiederebbe il permesso?

La poltrona cremisi di stoffa consumata

Sembra spostata e guarda un altro angolo,

Strascico i miei passi verso la veranda,

Ascolto la pioggia che cade,

Il vento che soffia e quei mormorii

Oltre il bosco là in fondo.

___

La casa è grande, tante stanze deserte

E so di essere solo ad aspettare nel porticato

Che qualcuno si alzi e scenda a fare colazione.

Chi preparerà le uova? e il caffè?

La servitù se ne andata tanto tempo fa

Che abbiano rubato le stoviglie?

Guardo il mare e un altro battello scivola via,

Uno sbuffo, un lontano riecheggio.

Sul Baltico c’è la guerra.

___


adopt your own virtual pet!