Viaggio a Roma
Viaggio a Roma
_____
Piccoli agglomerati urbani
Carcinomi sulla distesa ovunque
Una fiumana di gente
Cravatte semicoscienti
E stivali chiodati.
Dicono sia un buon giorno
Per un suicidio di massa
Rituale e alla moda.
Alberi, qua e là come punti
Di un tratteggio nascosto
Nel grigio di asfalti fonoassorbenti.
Centrali nucleari, piccole esplosioni,
Inverni post atomici e residui
Di una biologia potenziata,
Braccia qui intorno e chip ancora sfrigolanti.
Qualche nuvola rosa nel cielo
E intanto il mio treno continua ad andare spedito.
Un cascinale, là! Oltre quella radura,
Cannibali portano al pascolo il gregge,
Ascolto canzoni e litanie,
La stagione dell'ingrasso si e' conclusa
Domani sarà festa e baccanali.
Ashbery mi senti?
Finalmente ho capito la tua fottuta poesia
Stringo tra le mani le tue parole
Sanguinano fra le mie dita.
Ashbery mi senti?
Il viaggio continua
E io scandisco le sillabe di un nuovo alfabeto
Cerco di pronunciare un nome in caratteri cuneiformi
Ma mi mancano le lettere
E persino I suoni,
Resta solo un gorgoglio acquoso,
Un blaterio e un biascicare distorto
Lo senti?
Un tempo era il mio nome.
Lo riconosci?
Il mio nome.
1 Comments:
bello sentirsi il proprio nome, no?
Posta un commento
<< Home