Ricercare l’esito della parola
Ricercare l’esito della parola
Il potere sepolto in cumuli
Detriti e fango urla e clamore
Note ritmi e suoni
Scalpiccii che si disperdono nella radura
E una carovana immobile se ne va
Alla deriva in un mare lontano
Burrasca e tempesta.
Muovere detriti sprofondare lo sguardo
Cercare tracce da inseguire
Lungo una via crucis mai percorsa,
Scarnificare la parola
Lasciare che gocce di suono cadano a terra
Fecondare il mondo
Sotto strati di neve nera
E vermi brulicanti
Ascoltare quel silenzio
L’entrata a sorpresa della Morte
E il palcoscenico che si illumina
La folla applaude e la bella dama senza pietà
Sibila la falce e sogghigna
E tutto muove
Lentamente
Verso una statica entropia
Il termometro segna la stessa temperatura
Ovunque intorno
Cadono le foglie avvizzite
Il tronco piegato e le secche radici
Roccia Rossa
Nessun Re pesca ormai più
E il fiume scorre lento nel catrame
E rade barche scivolano limacciose
Un topo le osserva sparire
Nessun presagio
La piazza è deserta
Una battaglia infiamma l’orizzonte
Tonfi di cannone e schioppi
Scintille di polvere da sparo
E puzza di zolfo
Arma il fucile!
Uno, due, tre,
Fuoco!
Dialettica
Di un’ermetica ermeneutica
Gadamer giace sornione
Pensando a qualche altro antico filosofo
E il Buddha fatto di cenere e di incenso
Piano si sbriciola
Cumuli di altra polvere
Di detriti sui detriti
E ogni cosa è sommersa
E la parola si perde
Nessuna caccia al tesoro
Nessun esito alcuno
Se non il silenzio
Altre parole che tornano
entropiche
al nulla.
Ogni cosa pare ordinata.
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