08 febbraio 2011

Oscillare e pregare

Oscillare e pregare

Oscillare e pregare
Nenia folle che s'avvolge
Sui tetti bassi di una città
E scivola un rivo
Silenzioso al tempio,
Un coro intona il canto
E poi ancora silenzio
Appiccicosa densità
Risacca di significati
Languido nulla in cui morire.

Ya es tiempo!
E l'Impero si spegne
Oltre la storia e la memoria
Non vi e' nulla qui intorno
Scrigni sigillati di passato
Cocci di altre personalità
Dimenticate impronte

Oltre
Ferite brulicanti di voci
Bisbigli e mormorii, placide bestemmie
Catara deriva in un ultimo ascetismo
E poi il sonno
Deserta parola
L’arido senso
La crepa nel cretto.


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