15 settembre 2014

Tentativi (non) anacronistici di sopravvivenza.

Tentativi (non) anacronistici di sopravvivenza.

Bere molto caffè, leggere poesia
Ascoltare il metallo e un po' di lirica
Camminare (meglio dopo essersi persi)
Viaggiare (che non è far turismo)
Perdersi (meglio dopo essersi ritrovati)
Fare scelte. Preferibilmente sbagliate.
Servire il Traminer non troppo freddo
(altrimenti non profuma)
Ricordarsi di avere amici
Perdonare e perdonarsi
Scrivere poesie e liste della spesa
A una donna le prime,
Con la stessa donna le seconde.
Non smarrire le persone per strada
Visitare la Sinagoga, parlare inglese
(il mondo è la' fuori e l'Italia è un paesotto di provincia)
Appendere alle pareti solo quadri
Di persone a cui si è stretta la mano
Vedere tutte le mostre di De Chirico
Del Traminer ho già detto?
Non troppo freddo!
Andare a teatro da soli, a ballare
In molti e fuori a cena in due
(la cucina vietnamita porta fortuna)
Bagnare i piedi nel Baltico e inseguire
Federico II e Carlo il Grande
(Asburgo o dei Franchi è uguale).

E di quelle cose come amare e essere amati, 

Condividere e vivere io non so dire.

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