Sempre perso per Trieste
Sempre perso per Trieste
Oroscopo ontologico
Ariete: Male
Toro: Male Male
Gemelli: Meno Male
Cancro: Abbastanza Male
Leone: Malissimo
Vergine: Male al quadrato
Bilancia: Male in arrivo
Scorpione: lasciamo perdere...
Sagittario: Malino
Capricorno: Maluccio ma andrà peggio
Acquario: Malamente male
Pesci: Più male che mare.
Silenzio
Drriiinn
Arrivo!
Drriiiin driiiiiiinn
Arrivo! Arrivo!
Eccomi, e che diamine!
(Sciabattio, sciabat, sciabat, e rumore di serratura, crock, crock)
Ma allora, chi Diav..
Hei, ma qui non c'è nessuno..
(Sguardo a destra, sinistra, alto e basso... e.. una bottiglia)
Una bottiglia?
(Vuota con un foglio di carta arrotolato dentro)
È vuota! E c'è un foglio di carta arrotolato dentro!
Vediamo.. mumble, mumble, non si sfila..
Ecco, ci siamo quasi.
(Rumore di carta che si srotola: srotol, srotol)
Cosa ci sarà scritto?
(Il figlio è bianco, intonso, senza alcuna parola tracciata)
Da che parte si legge?
(Lo prende, capovolge, due, tre volte)
Ah... ma è scritto in una lingua che non conosco..
Avranno sbagliato...
Io il silenzio non so proprio leggerlo.
Vivo in una piccola città
Vivo in una piccola città
L'attraverso passeggiando
Una o due, tre volte a passo
Le giro intorno, la circondo
L'abbraccio se lo voglio
La osservo se in punta di piedi m'alzo
Vado dritto, vado storto, non importa,
Sempre in tondo a casaccio là arrivo
Che poi è qui, su e giù.
Quanto è piccola, arroccata
A piè del mare che basta uno sbuffo,
Se lo volesse e tutta se la porterebbe
E io con essa, oltre il golfo
Verso il mondo, l'oceano e tutto il resto
Ma io qui resto, magari t'aspetto,
Che fretta non c'è, così tante cose
Da scoprire in questa piccola città
Che solitario piano passeggio.
Oroscopo ontologico
Ariete: Male
Toro: Male Male
Gemelli: Meno Male
Cancro: Abbastanza Male
Leone: Malissimo
Vergine: Male al quadrato
Bilancia: Male in arrivo
Scorpione: lasciamo perdere...
Sagittario: Malino
Capricorno: Maluccio ma andrà peggio
Acquario: Malamente male
Pesci: Più male che mare.
Silenzio
Drriiinn
Arrivo!
Drriiiin driiiiiiinn
Arrivo! Arrivo!
Eccomi, e che diamine!
(Sciabattio, sciabat, sciabat, e rumore di serratura, crock, crock)
Ma allora, chi Diav..
Hei, ma qui non c'è nessuno..
(Sguardo a destra, sinistra, alto e basso... e.. una bottiglia)
Una bottiglia?
(Vuota con un foglio di carta arrotolato dentro)
È vuota! E c'è un foglio di carta arrotolato dentro!
Vediamo.. mumble, mumble, non si sfila..
Ecco, ci siamo quasi.
(Rumore di carta che si srotola: srotol, srotol)
Cosa ci sarà scritto?
(Il figlio è bianco, intonso, senza alcuna parola tracciata)
Da che parte si legge?
(Lo prende, capovolge, due, tre volte)
Ah... ma è scritto in una lingua che non conosco..
Avranno sbagliato...
Io il silenzio non so proprio leggerlo.
Vivo in una piccola città
Vivo in una piccola città
L'attraverso passeggiando
Una o due, tre volte a passo
Le giro intorno, la circondo
L'abbraccio se lo voglio
La osservo se in punta di piedi m'alzo
Vado dritto, vado storto, non importa,
Sempre in tondo a casaccio là arrivo
Che poi è qui, su e giù.
Quanto è piccola, arroccata
A piè del mare che basta uno sbuffo,
Se lo volesse e tutta se la porterebbe
E io con essa, oltre il golfo
Verso il mondo, l'oceano e tutto il resto
Ma io qui resto, magari t'aspetto,
Che fretta non c'è, così tante cose
Da scoprire in questa piccola città
Che solitario piano passeggio.
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