09 gennaio 2012

Ermetica Ermeneutica 7

Questa mattina sono salito in soffitta. E ho aperto il baule.

Non era la prima volta che salivo lassù, vi ero già stato molte altre volte per recuperare del materiale per sprangare le porte e le finestre di questa casa. Travi, tavoli di legno, vecchie sedie, qualunque cosa potesse essere inchiodata alle finestre poteva essere utile. Ho tenuto i piccoli oggetti, soprammobili, paccottiglie varie, ammennicoli per il camino. Fa freddo in questa radura e l’inverno pare eterno.

Non so perché questa mattina ho deciso di aprire il baule. Ci pensavo da tempo ma non ne ho mai avuto il coraggio. Coraggio? Coraggio di far cosa? Aprire un semplice baule? Non sapevo cosa contenesse, forse le solite cianfrusaglie, oppure qualcosa di utile per la mia vita da rinchiuso, una vecchia pistola, del carbone, coltelli. Ma per settimane non l’ho toccato. Vi passavo vicino, lo osservavo, una volta l’ho persino accarezzato e ne ho sentito la superficie legnosa, calda, raggrinzita dal tempo. Il tempo. In questo mio presente il tempo non esiste. Vivo un identico momento che si ripete incessante racchiuso tra le mura serrate di questa casa. Dagli spiragli alle finestre, dai tagli alle lunghe tende monocrome, intravedo l’esterno. Tutto è solo bianco, un’infinita distesa di inutile bianco. Neve e polvere ovunque.

Mi sono seduto di fronte al baule, le gambe incrociate. Ho trafficato con la vecchia serratura arrugginita e ho sfilato il lucchetto dal gancio. Ho stretto tra la mani il grande coperchio ricurvo, ne ho sentito l’odore, muffa e legno, odore di qualcosa di vivo. L’ho alzato lentamente e ho guardato dentro.

Un libro e una coperta arancione. Null’altro.

La coperta era consumata, tarlata e lisa dal tempo. Arancione con degli strani disegni in una tonalità di arancione più scura. Forse dei fiori.

Poggiato su di essa, come su un letto, il libro. La copertina di cartone completamente scolorita. Ho tentato di leggervi qualcosa ma a parte qualche lettera T non sono riuscito a cogliere nulla. Voluminoso, pesante, profumato di carta.

Ho preso la coperta e il libro, ho chiuso il baule e sono sceso.

Il fuoco scoppiettava nel camino, questa mattina è particolarmente fredda e silenziosa. Mi sono seduto sulla poltrona sulla quale passo i miei infiniti pomeriggi. Ho steso la coperta arancione sulle gambe e ho aperto il libro.


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