Il giorno in cui arrivò l’epidemia
Il giorno in cui arrivò l’epidemia
Il giorno in cui arrivò l’epidemia
Suina, ovina, equina
Divina
Riposi il giornale malamente piegato
E me ne uscì sulla loggia di casa.
Ascoltai i suoni e le voci:
dietro le parole un originario silenzio
di fine / d’inizio / d’inizio / di fine
e un brusio che si andava spegnendo.
Intuivo Voci di uomini.
Uomini
Rinchiusi in un confine grande quanto un intero pianeta
Biglie
Come senza ragione a urlare e cozzare.
Isteriche Voci.
Infine
La parola si spense
E giunse il silenzio.
Così
Rientrai in casa senza neppur
Chiuder la porta,
Nessuna luce era accesa
Solo una vaga ombra del sole
Rischiava i tomi
Muti e le vecchie poesie.
Mi stesi sul letto disfatto
E fissai il soffitto
(ceiling, come fosse un verbo, immoto).
Cercavo una crepa che si nascondeva.
Sapevo che c’era
E ad attenderla me ne restai.
Io e l’epidemia.
Insieme.
Il giorno in cui arrivò l’epidemia
Suina, ovina, equina
Divina
Riposi il giornale malamente piegato
E me ne uscì sulla loggia di casa.
Ascoltai i suoni e le voci:
dietro le parole un originario silenzio
di fine / d’inizio / d’inizio / di fine
e un brusio che si andava spegnendo.
Intuivo Voci di uomini.
Uomini
Rinchiusi in un confine grande quanto un intero pianeta
Biglie
Come senza ragione a urlare e cozzare.
Isteriche Voci.
Infine
La parola si spense
E giunse il silenzio.
Così
Rientrai in casa senza neppur
Chiuder la porta,
Nessuna luce era accesa
Solo una vaga ombra del sole
Rischiava i tomi
Muti e le vecchie poesie.
Mi stesi sul letto disfatto
E fissai il soffitto
(ceiling, come fosse un verbo, immoto).
Cercavo una crepa che si nascondeva.
Sapevo che c’era
E ad attenderla me ne restai.
Io e l’epidemia.
Insieme.